SERIE TV
La serialità come anestetizzante per le masse
La serialità esiste da sempre in tutte le arti. Dai romanzi, ai poemi, fino ad arrivare alle opere pittoriche. Certo, è iniziata a diventare un fenomeno di massa verso la metà dell'Ottocento, quando l'alfabetizzazione era in aumento e il popolo cercava modi per distrarsi dalla stancante routine quotidiana. Per questo motivo hanno cominciato ad apparire sui vari settimanali e tabloid storie scritte da illustri autori o novizi dell'editoria. Ne è un esempio il David Copperfield di Dickens, uscito a puntate mensili tra il 1849 e il 1850.
La svolta della serialità, ovviamente, è arrivata con l'avvento della televisione, ma solo dopo svariati anni si sono iniziati a vedere dei risultati soddisfacenti sia a livello di pubblico che a livello artistico.
Hill Street giorno e notte ha sicuramente aperto la strada per una serialità più complessa, "seriale" nel vero senso del temine. Da quel 1981 le "serie" sono iniziate a diventare "serial", ovvero produzioni televisive composte da puntate non autoconclusive, con una trama continua per tutto il corso della stagione.
Il caso più eclatante di questa tendenza è sicuramente Twin Peaks, un cult della serialità televisiva che ha portato a una considerazione maggiore del medium da parte di vari cineasti. Si andava delineando sempre più quella Quality Television che già era nell'aria dagli anni '50. E allora hanno incominciato ad arrivare i vari Lost, 24, The Shield, Sons Of Anarchy, Veronica Mars. Tutti, chi più chi meno, hanno contribuito a costruire le basi per una serialità contemporanea, dalla dinamica dei pilot, allo scaglionamento delle puntate, fino ad arrivare alla complessità narrativa e alla ricerca della cinematografia, anche attraverso personalità di spicco provenienti da quest'ultima.
Oggi cosa è rimasto di quella corrente? Poco e niente. E forse è meglio così. La serialità odierna è breve, concisa, sempre più improntata alla velocità di fruizione in un mondo che va troppo veloce anche per chi ha tempo da perdere.
Sono nate realtà come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e chi più ne ha ne metta.
La qualità ne ha risentito, ma solo perché oggi i serial sono molti più che in passato. La scelta è talmente ampia che qualcosa di valido si riuscirà sempre a trovare. Certo, bisogna scavare parecchio, ma alla fine verremo ripagati della fatica con produzioni eclatanti. Piccole perle in un mare di gusci vuoti, delitti in dieci episodi.